Battaglia giocata il 1° gennaio 2008

Abitazione di Sandro & Sergio - Collegno (Torino)

giocatori:

Orchi: SANDRO

Legione: SERGIO

punti esercito: 4004 - punti Ars Arcana: 1500

esito dello scontro:

Perdite degli Orchi: 3495

Perdite della Legione: 4312

Vittoria Maggiore degli Orchi

Resoconto del bardo Zandrok:

Ai confini orientali dell'Impero di Argos si estendono le vaste e polverose piane abitate dalle tribù di Orchi.

Al fine di prevenire massicce invasioni degli zannuti pelleverde, le forze imperiali hanno da tempo occupato alcuni territori di confine e ivi fondato la roccaforte di Dinas Urghul, nei pressi di un antico tempio dedicato a Marduk, la divinità della fiamma adorata dagli Orchi.

I crudeli Sciamani devoti a Marduk hanno però da sempre il desiderio di recuperare quelle terre perdute e hanno atteso a lungo tempo l'avvento di un Signore della Guerra in grado di radunare una forza tale da contestare all'Impero di Argos quella regione!

Il Signore della Guerra Grastuk ha infine radunato un'ingente orda di Orchi rinforzata da contingenti di Cavalleria su lupo delle steppe e dalle gigantesche creature controllate dagli Sciamani e, accompagnato da un nutrito gruppo di Sciamani, Maghi, Sacerdoti e Chierici devoti di Marduk, ha lanciato un'offensiva contro Dinas Urghul!

Per contrastare l'attacco degli Orchi gli Imperiali hanno mobilitato le forze della Legione di Curzio che da sempre è posta a presidio dei confini orientali.

E così la Legione al completo è uscita da Dinas Urghol e si è disposta in ordine di battaglia per affrontare la temibile orda orchesca........

Sostenuti dalla magia dei Maghi e degli Sciamani e dal gran numero di Unità di Fanteria Leggera e Cavalleria su lupo, gli Orchi vincono in esplorazione e possono osservare la disposizione del nemico.

Curzio, un Eroe Legionario a cavallo e i suoi Pretoriani a piedi e a cavallo si schierano sul fianco sinistro, insieme ai temibili Minotauri Legionari, alla Grande Aquila, ad un piccolo stormo di Aquile Giganti e a tutti i personaggi arcani (2 Demiurghi, 2 Maghi generici, 2 Indovini, 3 Sacerdoti e 2 Chierici).

Al centro il blocco della Legione con due Coorti (una elite e una veterana), Arcieri Orientali e Scorpioni (le baliste della Legione) divisi in due Comandi.

Sul fianco destro la Coorte ausiliaria ("Equitata") comandata da un Legato (generale) a cavallo, con una Unità di Cavalieri ausiliari e due Unità di Fanteria ausiliaria.

A questo schieramento il Capoguerra orco risponde schierando un intero Comando di Cavalleria su lupo con 4 Unità di Arcieri, una di Lancieri e una di Catafratti sul suo fianco sinistro, a fronteggiare la coorte ausiliaria e ben lontano dalle armi da lancio della Legione; schiera se stesso con un blocco di Fanteria, Mezzi Giganti a due teste e Arcieri al centro, mentre sul fianco destro vi è un Generale ogodai con 20 Ogodai, il Juggernaut e 10 Orchi Giganti con il Campione Orco Gigante.

Prima della battaglia la Legione, forte della presenza di due Indovini, obbliga gli Orchi a leggere i presagi, ma le divinità orchesche favoriscono l'orda di Grastuk e i presagi sono favorevoli.

Gli Sciamani preparano i loro intrugli magici per potenziare il Combattente Speciale degli Orchi Giganti e, nell'invocazione a Marduk per rendere magico l'intruglio, un Chierico trapassa: Marduk non elargisce favori se non ottiene in cambio un sacrificio!

La battaglia inizia così con gli Orchi che iniziano ad avanzare con molte Unità in ordine rosso mentre la Legione attende, anche se Curzio e il suo Comando avanza.

Molti Orchi vengono falciati dalle armi da lancio, ma si tratta di inutile marmaglia.

Già al secondo turno il Comando di Curzio (passato in ordine rosso) si scontra con il fianco destro degli Orchi e le Aquile ingaggiano gli Orchi Giganti.

Nella furibonda mischia che ne segue gli Orchi vengono decimati, così come lo stormo di Aquile e anche la Grande Aquila perisce portando con se i 3 Sacerdoti e i Chierici che hanno invano invocato gli Dei del Bene per salvare il maestoso e possente rapace: l'ombra di Marduk e la vicinanza del suo antico tempio gettano un'ombra oscura sulla battaglia.......

Sull'altro lato del campo di battaglia, la Cavalleria su lupo impatta sulle Unità Ausiliarie che reggono a dovere l'impatto, mentre al centro l'orda di guerrieri Orchi avanza inesorabile verso le linee della Legione: nuguli di frecce e dardi piovono su entrambi gli schieramenti........

Nonostante la morte dei Sacerdoti, la disciplinata Legione mantiene le posizioni rimanendo salda e compatta ad affrontare il nemico.

Mentre sul fianco destro della Legione la Coorte Ausiliaria resiste tenacemente contro l'orda su lupo, al centro la Fanteria orchesca si appresta a dilagare contro le quadrate file della Legione mentre sul fianco sinistro della stessa i possenti Minotauri e l'Eroe a cavallo bloccano il Juggernaut, già ferito da attacchi magici, e gli Orchi Giganti, mentre Curzio e i suoi Pretoriani a cavallo travolgono un'Unità di Arcieri e l'Unità degli Swiezheim e impattano sulla fanteria Ogodai e sui guerrieri veterani comandati da due Generali, ai quali si unisce un Orco Gigante a due teste.

Per salvare le ferite del Juggernaut anche i Sacerdoti orchi iniziano a morire ma, nonostante sia giorno, l'esercito dei pelleverde non si sbanda.

Al centro i Legionari entrano in azione e con un devastante lancio di pila (giavellotti) decimano gli Sterminatori di Marduk, l'elite della Fanteria orchesca; i Pelleverde fuggirebbero portando con se la fiamma di Molok ma il provvidenziale intervento dei Sacerdoti ne impedisce la fuga.

I decimati Stermiantori faranno qualche perdita ai Legionari elite prima di essere spazzati via del tutto.

Tuttavia le sorti della Legione si decidono con due avvenimenti negativi, sul lato destro la Coorte Equitata perde il suo Generale, mentre al centro il Condottiero Orco su carro elimina il Generale delle armi da lancio.

A seguito dei test di comando, i superstiti della Coorte Equitata fuggono, e con essi anche gli Arcieri e gli Artiglieri degli Scorpioni superstiti, così gli Orchi sfondano.

Mentre al centro le due Coorti legionarie tengono per quanto possibile, sul fianco destro una massiccia orda su lupo irrompe alle spalle della Legione, impegnando la Coorte elite con il Generale, mentre il Condottiero Orco su carro sfonda le linee della Coorte veterana.

Sul fianco sinistro della Legione il Juggernaut mette in rotta i Minotauri superstiti e insieme agli Orchi Giganti elimina i Pretoriani a piedi che proteggevano l'Aquila della Legione, i quali si erano gettati anch’0essi nella mischia per cercare di porre rimedio alla fuga degli Ausiliari. Il loro sacrificio viene pagato duramente anche dagli Orchi, che lasciano sul terreno tutti gli Orchi Giganti e il Campione Orco Gigante; uno scontro titanico, degno di essere ricordato nei secoli a venire.

Il Juggernaut ferito viene poi eliminato da un’ultima, disperata tempesta di energia dei Maghi imperiali, ma ormai la sorte della Legione è segnata: anche i Legionari veterani fuggono di fronte al Condottiero su carro, che finisce poi anche quelli elite con i quali vi è il Legato (generale) già decimati dai Catafratti e Lancieri su lupo.

I Pretoriani a cavallo di Curzio, con i quali vi è anche lui, vengono tutti spazzati via ma prima eliminano un impressionante numero di guerrieri Orchi e fanti Ogodai e un Mezzo Gigante, così rime a combattere solo più Curzio contro i due Generali Orchi.

La battaglia è però ormai persa e la Legione praticamente sterminata, così a Curzio non rimane che sganciarsi e cercare salvezza nella fuga: vivi oggi, combatterai domani!

Campane funeste suoneranno nelle terre dell’Impero: Dinas Urghul è tornata in mano agli Orchi!

 

Immagini

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