Battaglia giocata in data 17 maggio 2008

Località: Cascina Rocca Franca - Nord Ovest Convention

Giocatori ed eserciti:

Sandro: Stigiani

Sergio: Cavalieri Templari

Punti utilizzati: esercito 2300 punti - ars arcana 800 punti

Perdite subite:

Sandro: 1652

Sergio: 1110

Differenza punti a favore di Sergio: 542

Risultato finale: vittoria maggiore a favore di Sergio

I Crociati alla conquista dell'Arca perduta

Racconto di guerra:

Questa è una vicenda che risale ai tempi felici quando il Regno di Judhazar era governato dai Cavalieri Templari.

Nella grande sala delle udienze del Sommo Patriarca di Judhazar, vero sovrano della città e del regno, al quale anche il Re doveva obbedienza, risuonò la voce di questi: "Se potessimo avere una di quelle Arche magiche, che si dice siano andate perdute ma che a noi risulta siano conservate in alcuni dei templi stigiani, avremo un'arma di potenza incomparabile, in grado di spianare la strada ai nostri eserciti, in grado di renderci invincibili! "

"Sommo Patriarca - ribatté con fare titubante il Gran Maestro Tidarus - come voi avete detto, quelle Arche sono custodite dagli stregoni della Stigia e dagli oscuri necromanti del Muspellhein! Esse trasudano male e oscurità! Nel caso dovessimo mai impadronircene, le dovremo distruggere, non usarle per i nostri scopi! Noi serviamo Mitra e gli dei della Luce, non le oscure forze di Ahriman e dell'Averno! "

Con un perfido sogghigno stampato sul viso, aggrottando le sopracciglia il Patriarca replicò con voce quasi sibilante: "Devo forse pensare che hai paura, gran maestro Tidarius?"

Da alcuni passi dietro il Gran Maestro, una voce forte e sicura si intromise bruscamente nella discussione: "Eminenza, se l'aveste visto combattere contro l'armata di Anubis, parlereste diversamente! Io c'ero!" Le ultime parole vennero pronunciate in tono quasi offensivo, volutamente.

"Chi è costui che parla senza permesso, Gran Maestro?" chiese stizzito e infastidito il Patriarca.

"Sir Baliano, Barone di Ibelin, colui che difese la città in cui lei risiede, quando i Demoni di Dhites la posero sotto assedio e tutto sembrava perduto… e lei voleva il cavallo più veloce per andarsene di gran carriera abbandonando popolo e militi al loro triste destino".

Con sguardo cupo e maligno il Patriarca si rivolse a Baliano e disse "Bene, pare che qui vi sia un giovane e baldanzoso cavaliere degno di una sfida come questa!". Poi, rivolgendosi al Gran Maestro, esclamò: "Voglio che lei raduni un esercito del suo ordine e lo ponga al comando di questo nobile cavaliere, che penetri nelle profondità della Stigia, fino ai confini del Muspellhein, se occorre, e mi riporti una delle Arche degli stregoni di quei luoghi o perisca nel tentativo!".

E nel dire questo, il Patriarca volse le spalle ai suoi interlocutori chiarendo esplicitamente che non ci sarebbe stato diritto di replica.

Agli ordini di Baliano e dei suoi due amici templari [Konrad di Montfort (eroe) e Almarico (eroe portabandiera)] venne posta una unità di Cavalieri elite e i loro scudieri, due unità di Templari elite appiedati in armatura pesante, un generale con arcieri veterani e armigeri medi e una madre Badessa del convento del giglio d'oro con delle monache Berserker e la loro campionessa distruttrice.

Un demiurgo, due sacerdoti e tre chierici completavano il contingente templare che osò invadere i desertici territori della Stigia.

Ad attendere i prodi Cavalieri vi era per la strega necromante stigiana Anck-Neferet- Sinuit, una non morta, la quale radunò una schiera di guerrieri, arcieri e carri da guerra stigiani, rinforzati da orde di crudeli non morti e mummie giganti, nonché da altri carri da guerra trainati da scheletri di cavalli evocati dalle sue arti necromantiche. All'orda si era aggregato ancheun contingente di possenti guerrieri di Sobek, gli Uomini coccodrillo giganti generati dall'oscura divinità dell'Enneade.

A rinforzare l'esercito stigiano vi erano poi anche tre necromanti, una folgore di Tanit (l'Arca) con i suoi servitori dalla pelle dipinta d'oro, un mago stigiano ed una unità di cobra giganti dalle fauci velenose!

Gli Stigiani schierarono la loro immensa armata che copriva per intero l'orizzonte, ponendo a sinistra il comando di Non morti del condottiero, al centro il generale di Sobek con i suoi Uomini-coccodrillo giganti, il Mezzo Gigante coccodrillo e una grossa unità di Lancieri stigiani. All'ala destra si schierò il generale stigiano su carro da guerra, con guerrieri stigiani e cobra giganti, una fila di arcieri leggeri a coprire lo schieramento e l'Arca insieme ai Non morti.

Baliano si schierò con la Cavalleria di fronte a quella dei Non morti, lasciando che le monache, gli arcieri e la fanteria tenessero il centro e il fianco sinistro, mentre lui avrebbe assaltato i Non morti e recuperato l'Arca.

La battaglia.

Si inizia alla seconda ora del giorno e gli Stigiani (creature notturne) attendono l'oscurità, pertanto non partono subito all'assalto.

Al contrario, Baliano e le Monache partono subito all'attacco e fanno pressione sugli Stigiani che, per evitare di essere schiacciati nelle loro linee, attaccano anch'essi.

Gli arcieri vengono decimati con scambi di frecce che oscurano il cielo e le Monache Berserker irrompono nello schieramento avversario mietendo vittime a non finire!

Nel frattempo Baliano e i suoi Cavalieri scompaginano i ranghi dei Cavalieri Non Morti e sfondano sulla sinistra dello schieramento stigiano, abbattendo una Mummia Gigante e annientando i ranghi della fanteria dei Non Morti.

Gli impavidi Scudieri, desiderosi di mettersi in luce agli occhi dei loro Cavalieri, impattano sui carri da guerra attivati dall'incantesimo della "Danza Macabra", mentre Konrad di Montfort (l'eroe) punta sull'Arca e uccide diversi serventi e il mago.

Allo scontro si uniscono Baliano e i Templari a piedi e a cavallo, che annientano i resti della fanteria e le Mummie Giganti, per poi affrontare la femmina condottiero, il generale di Sobek e gli Uomini-coccodrillo giganti, mentre l'eroe Konrad si impadronisce dell'Arca.

Con l'Arca conquistata e l'esercito stigiano decimato (le monache Berserker hanno eliminato il generale su carro e un'altra unità di fanteria. mentre i Cobra Giganti sono stati eliminati dagli arcieri) e senza più la Cabala (Necromanti) per attivare i pochi guerrieri non morti superstiti, i Templari conquistano il campo e portano al Patriarca la preziosa e inquietante reliquia.

"Poveri pazzi mortali" pensò la Strega stigiana non morta mentre ritirava le sue forze, "pensano di averci sconfitto, ma in realtà ci hanno appena fatto un grande regalo! Sicuramente tenteranno di usare i poteri dell'Arca e così facendo non faranno altro che aprire il portale che consentirà alla grande regina Athnivasha di entrare nel mondo dei mortali con le sue orde infernali, direttamente nei territori di quegli stolti, e noi stigiani potremo unirci alla grande regina di Dythes e dominare queste terre per l'eternità!"

Una crudele risata risuonò nelle tenebre, trasportata lontana dal vento del deserto.....

Immagini

Nella sezione "Immagini" del sito potete vedere delle immagini di questa battaglia