Battaglia giocata in data 28 gennaio 2007

Località: Collegno (To)

Giocatori ed eserciti:

Sandro S. - Samurai del Mikado

Sergio S. - Legione di Curzio

Punti utilizzati: ESERCITO 2000 - ARCANA 800

Legione: perdite subite 1788 punti

Samurai: perdite subite 2800 punti

Differenza punti a favore della Legione: 1012

Bollettino di guerra: la Legione colpisce ancora!

La sconfitta subita ad opera dei razziatori e la distruzione di un intero corpo di spedizione ha gettato nello sconforto l'Imperatore, il quale chiede a Curzio di inviare con urgenza una Legione sull'isola di Malasya, col compito di proteggere da altri possibili assalti i funzionari che sono stati incaricati di ripristinare l'emporio commerciale.

Dopo un lungo viaggio via mare ed essere sbarcati su Malasya, in prossimità di giungere sul luogo dove si è deciso che sarà predisposto il loro campo fortificato, i Legionari si trovano improvvisamente il passo sbarrato da un consistente numero di Samurai che, evidentemente informati in anticipo del loro arrivo, li stavano aspettando. Sono affiancati da un grande drago d'oriente, la cui visione causa un po' di sconcerto ai Legionari che non si aspettavano di dover affrontare un simile mostro.

Avendo vinto in esplorazione e manovra, l'esercito dei Samurai ha potuto scegliere il terreno, l'ora d'inizio dello scontro e attendere che la Legione si schierasse per prima.

La battaglia inizia alla quinta ora della notte.

Esaltati dalla presenza della creatura terribile loro amica, i Samurai partono a testa bassa all'assalto.

Nei primi turni i contendenti effettuano le loro manovre ed iniziano a bersagliarsi con le armi da lancio e le magie distruttive. Particolarmente efficaci si dimostrano i maghi dei Samurai, i quali riescono ad eliminare diverse salve di dardi agli Scorpioni della Legione.

Nel corso del 3° turno muore uno dei Sacerdoti dei Samurai, il quale aveva tentato di togliere le due ferite che il Drago ha subito per effetto di tempeste d'energia su du lui scagliate dalla Cabala dei Maghi della Legione.

Nel quarto turno, un Eroe Taolin ingaggia l'Eroe-mago del Bene avversario; nel combattimento che segue i due si eliminano a vicenda. In un'altra zona del campo di battaglia, si svolge il duello tra l'eroe dei legionari e l'Eroina dei samurai, entrambi a cavallo. Il primo riesce ad eliminare l'avversaria.

Nel 5° turno avviene l'episodio che risulterò determinante per l'esito finale dello scontro: con precise salve di frecce, gli Arcieri Orientali della Legione infliggono ferite mortali al grande Drago, il quale ne aveva già subite due per effetto di incantesimi distruttivi, così stramazza a terra esalando l'ultimo respiro. L'ultimo Sacerdote tenta l'impossibile impresa di far ripetere il fatale T.S. fallito del Drago, ma non ci riesce e, per effetto del risultato = 1, deve a sua volta effettuarne uno che gli risulta altrettanto mortale. Egli raggiungerà il suo collega e potrà continuare a cantare le lodi ai suoi Dei, ma lo farà godendo della loro visione, nel Paradiso dei Samurai.

La battaglia prosegue ancora per due turni. Sul lato destro dello schieramento dei Legionari, la Coorte dei veterani è stata duramente impegnata dal Comando di Orchi Samurai mercenari. Alla fine dell'8°, sono rimasti in vita solo più i due Generali: quello dei Mercenari e quello che comandava la Coorte. Nel frattempo, sul lato sinistro, la Cavalleria dei Pretoriani e la Coorte di Triari (Elite), coadiuvati dall'Eroe a cavallo armato di spada leggendaria e protetto da usbergo magico e scudo fatato, hanno avuto ragione del Comando di Cavalleria e sono anche riusciti ad uccidere il Condottiero nemico.

Per effetto del test di Comando, il Generale degli Orchi Samurai è riuscito a salvare la propria pelle contrattando il proprio passaggio dalla parte del nemico: cos'altro ci si può aspettare da un Orco?

I rimasugli dell'esercito nemico si danno alla fuga, per la Legione è un trionfo. L'onta della precedente sconfitta è stata lavata!

Ma i Legionari non potranno dormire troppo sugli allori. I Samurai sono combattenti tenaci, irriducibili, prima o poi torneranno.

Immagini

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