TORINO GAMES 2008

"L’Impero colpisce ancora"

Battaglia giocata in data 8 giugno 2008

Località: Lingotto - Torino - Salone TORINO GAMES

Giocatori ed eserciti:

Sandro - BARBARI con Troll mercenari

Sergio - IMPERO di ARGOS

Punti utilizzati: esercito 6000 punti - ars arcana 1500 punti

Perdite di Sergio: 3496 punti

Perdite di Sandro: 2842 punti

Risultato finale: vittoria minore a favore di Sandro

Mappa della regione di Naran (continente Iverdon centrale), teatro degli avvenimenti.

Racconto di guerra

Nuova Era, anno 1478, quinto mese.

Prologo.

Le notizie che giungono alla Corte di Argos si fanno via via sempre più drammatiche! Una immane fiumana di profughi in fuga dalle regioni orientali è incalzata da un’Orda barbarica di inaudite dimensioni. Sembra che tutte le tribù di Barbari della Turingia si siano alleate per compiere una devastante incursione nelle terre orientali dell’Impero. Già la Walstanja è stata interamente occupata e selvaggiamente saccheggiata. L’Orda ha proseguito inarrestabile nel territorio della Kosnja.

Notizie sono giunte che i Duchi che governano codeste regioni sono valorosamente caduti alla testa delle loro truppe, nel vano tentativo di arrestare gli invasori. Le loro teste infilzate su delle lance vengono mostrate come trofei dai barbari invasori, a monito per chi volesse tentare di fermarli. I Burgundi hanno ammassato truppe ai confini con la Masovia, onde contrastare una possibile invasione delle loro terre, ma sembra che l’Orda sia intenzionata a proseguire verso sud, per penetrare profondamente nelle regioni orientali dell’Impero di Argos. La stessa esistenza dell’Impero potrebbe essere messa in discussione. Se anche la Kosnja dovesse cadere, l’Orda potrebbe invadere la Masovia e poi la anche la Tracia, ed infine giungere nell’Argolide, colpendo il cuore stesso dell’Impero. Nel frattempo sono giunte altre allarmati notizie: Nishar, la capitale della Kosnja, cinta d’assedio, sembra avere le ore contate. Se la città dovesse cadere nelle mani dei Barbari, il crollo del sistema difensivo orientale sarebbe ineluttabile.

La chiamata alle armi.

L’Imperatore convoca con urgenza il Consiglio di Guerra. Viene bandito l’ "arrière ban", vale a dire la convocazione di tutti i Duchi Grandi Elettori e dei loro vassalli, valvassini e valvassori per una generale chiamata alle armi. Con alla testa l’Imperatore stesso, affiancato dai suoi più fidati Paladini, un grande esercito imperiale si mette in marcia e, a tappe forzate, giunge nella Kosnja, dove trova ad attenderlo l’imponente Orda dei Barbari che ha appena tolto l’assedio a Nishar per fra fronte ai nuovi nemici.

Gli eserciti.

ESERCITO DI ARGOS.

L’esercito imperiale è, come detto sopra, comandato personalmente dall’Imperatore, con al suo fianco il suo fidato Portabandiera e quattro Paladini: Orlando, Rinaldo, Ruggero (tutti e tre a cavallo), Estor delle Paludi (su giovane drago); li affianca l’intrepida Bradamante (Eroe a cavallo). Orlando, Rinaldo e Ruggero sono affiancati dai loro rispettivi Scudieri (due ciascuno, tutti a cavallo).

Ai suoi ordini diretti l’Imperatore, schieratosi sull’ala sinistra, ha una Unità di 10 Paladini a cavallo, una di 14 Campioni Imperiali ed una di 9 Uomini d’Arme. Nel suo Comando sono pure presenti un Esploratore ed una Unità di 6 Scudieri veterani a cavallo, armati di lancia, con Capo, Campione e Alfiere.

Al centro viene schierata la Fanteria Leggera, comprendente anche le Unità con armi da lancio, supportata dall’Artiglieria, agli ordini di 4 Generali, ognuno affiancato da un Portabandiera.

La Fanteria Leggera è formata da:

L’Artiglieria schiera i seguenti pezzi:

All’ala destra si è schierato un Generale a cavallo, con il suo Portabandiera a cavallo, ai cui ordini sono stati posti:

Completano lo schieramento imperiale due Maghi generici (con 43 PM), due Demiurghi (con 30 PM), tre Sacerdoti e tre Chierici. Ai Paladini erano state fornite le seguenti armi e armature magiche:

ESERCITO DEI BARBARI

L’orda barbarica è agli ordini di Zander Khan, condottiero eroico su tigre dai denti a sciabola, il quale è affiancato da un Eroe su Tigre. 7 Cavalieri su tigre elite (con Capo, Campione, Alfiere e Musico). Del suo comando fanno anche parte Hugin e Mugin, nonché l’anziano mitico Kromsen, personaggio adorato portato in battaglia su uno scudo sostenuto da due giovani guerrieri, a protezione del quale è stata posta l’Unità di Berserker.

Le Unità e Creature che formano l’Orda Barbarica sono poste agli ordini di altri quattro generali Barbari, di cui uno a cavallo, e di un generale Barbaro mercenario, il quale ha ai propri ordini anche dei poderosi Trolls (una Unità di 8 Guerrieri e due Mezzi Giganti). Anche i tre Generali a piedi sono tutti affiancati da un Portabandiera ed un Araldo.

Il Generale a cavallo, affiancato da un Portabandiera ed un Araldo, comanda l’ala destra dello schieramento, basata su una grossa Unità di Cavalleria (19 Guerrieri, con Capo e Campione).

L’Orda schiera le seguenti Creature Terribili Giganti:

La Fanteria e le Unità di armi da lancio schierano:

La componente arcana dell’Orda è basata su 2 Maghi generici (80 PM), due Sciamani (di cui uno Guardiano) con 61 PM, tre Sacerdoti e tre Chierici. Sono stati forniti gli usberghi di acciaio, magico al Condottiero, all’Eroe su tigre ed al Distruttore.

La battaglia.

Le due grandi armate giungono a contatto nella località nota col nome di "Piana delle Lance", una vasta pianura sulla quale vi sono solo alcune basse colline che possono essere facilmente attraversate dalle Unità in stretta formazione di battaglia, compresa quella un po’ più scoscesa e rocciosa, che si erge sulla sinistra dello schieramento imperiale.

I Barbari vincono l’esplorazione (per soli 4 punti!) e così approfittano del vantaggio tattico nel poter vedere come si schiera l’esercito avversario. La sorte poi li favorisce ulteriormente, per il fatto che la battaglia inizia alla terza ora della notte. Dovendo far fuoco al buio, i non eccelsi artiglieri argivi non riescono ad infliggere coi loro cannoni le perdite al nemico che avevano pensato di fare. Così l’Orda può avanzare abbastanza compatta contro il nemico che la sta aspettando a pié fermo.

Il contatto non dura molto a verificarsi, così anche l’Imperatore ed il Generale che comanda la Cavalleria e la Falange sono costretti a dare anch’essi l’ordine di Attaccare. Il turno successivo sarà la volta anche di quello che ha ai suoi ordini le tre Unità di Fanteria Leggera.

Sono soprattutto i Balestrieri, meglio piazzati, a causare le perdite maggiori al nemico che avanza, con anche qualche salva dei cannoni pesanti e delle altre armi da fuoco. Gli Arcieri, posti a protezione della Falange sul lato destro, vengono scarsamente impegnati, non avendo nemici a gittata utile in posizione scoperta.

I Barbari sfondano il centro dello schieramento, travolgendo le deboli Unità di Fanteria Leggera e quindi ingaggiando le Unità di Artiglieria.

Sul lato sinistro dello schieramento imperiale si svolge un vero e proprio "Scontro di Titani": le Creature Giganti vengono coraggiosamente affrontate dai Paladini e dall’Imperatore stesso, avanzato alla testa dei suoi Campioni Imperiali (Unità di Fanteria con Valore = 2 e T.S. 8).

Orlando e i suoi scudieri affrontano l’eroe cimmero, Ruggero con i suoi scudieri e Bradamante affrontano il Mammouth mentre a Rinaldo e ai suoi scudieri tocca affrontare il grande gigante dei Barbari, in suo aiuto giunge Sir Estor con la sua dragonessa.

Altro scontro tra giganti è quello che si svolge all’estremo lato sinistro del campo di battaglia, tra l’Unità dei 10 Paladini a cavallo e la Cavalleria su tigre con alla testa il Condottiero Barbaro e i Berserkers in sete di sangue.

Gli Scudieri, ingaggiati dal Rinoceronte, vengono facilmente eliminati, ma iI loro posto viene prontamente preso dai Campioni Imperiali.

Analogo, furioso scontro si svolge all’ala destra dello schieramento imperiale, tra la Cavalleria (Sergenti) che è stata subito affiancata dalla Falange, contro la Cavalleria dei Barbari e i Mezzi Giganti.

La battaglia è caratterizzata dall’alto numero di invocazione degli Dei operate dai Sacerdoti assistiti dai Chierici, da ambo le parti. Grazie all’intervento divino, molte ferite subite dai Cavalieri e dai Personaggi vengono subito miracolosamente sanate, questo però ha un prezzo: uno dopo l’altro si immolano i Chierici e quasi tutti i Sacerdoti, tanto che al termine della battaglia ne rimarrà vivo solo uno (di Argos). I loro nomi saranno ricordati nelle saghe di guerra dei Barbari e negli Annali dei templi di Argos dedicati al dio Mithra.

Nello scontro tra Paladini e Creature Giganti muoiono il Rinoceronte (eliminato dall’Imperatore e dai Campioni imperiali) e sir Estor delle Paludi col suo drago, una giovane femmina di nome Zefira, uccisi dal grande gigante Barbaro. Bradamante subisce 2 gravi ferite ad opera del Mammouth, ma rimane in vita, salvata in extremis dall’intervento dei suoi Sacerdoti. Anche il Gigante e il Mammouth hanno subito gravi ferite, ma sono rimasti in campo fino alla fine.

Grazie all’intervento finale dei Picchieri elite, la Cavalleria dei Barbari è stata annientata, ma non prima di aver quasi eliminato l’Unità dei Sergenti a cavallo, della quale è sopravvissuto solo il Capo (con al suo fianco il Generale ed il Portabandiera del Comando).

L’Unità di Picchieri medi è riuscita a fermare un Mezzo Gigante.

Anche lo scontro tra I Paladini a cavallo e i Guerrieri su Tigre si è risolto a favore dei primi, rimanendo in campo solo più il Condottiero e l’Eroe su tigre, mentre di Paladini ne sono rimasti ancora otto, compresi i tre Speciali.

Orlando, brandendo la sua spada magica, nel frattempo elimina l’Eroe su tigre e tutti i Sacerdoti e Chierici Barbari superstiti periscono invocando Cromm e le altre divinità barbariche.

Viste le gravi perdite subite da entrambi gli schieramenti, i due Condottieri hanno fatto suonare l’ordine di sganciamento, così le due armate si sono ritirate nelle loro posizioni.

Approfittando del momentaneo ritiro dei Barbari, l’Imperatore ha dato ordine ai superstiti della sua armata di dirigersi il più velocemente possibile verso la città di Nishar, al fine di rimettersi in forza e attendere l’arrivo di un esercito di Templari, al comando della Pulzella di Lyoness, il cui arrivo era atteso sul campo di battaglia, ma che per vari motivi non è giunto in tempo.

Lo scontro decisivo con i Barbari non è affatto concluso, solo rimandato.

La partita, iniziata alle ore 9,00 del mattino, è terminata al 7° turno, alle 18,30 del pomeriggio.

Immagini

Nella sezione "Immagini" del sito potete vedere delle immagini di questa battaglia