Eserciti di Naran Fantasy Wars

Versione 2018 - NON ufficiale - degli eserciti di Naran.

MIKADO OSCURO

DEMONI E CREATURE DEL MIKADO OSCURO

Regole Generali

Regole Speciali

Oggetti Magici Particolari

AKUMA: i Demoni del Mikado

Scenario del Mondo di Naran

Regole Speciali

Fanteria

Branchi di Creature

Creature Terribili

Draghi malvagi del Mikado Oscuro

Personaggi Individuali

Personaggi Individuali ed Unità Speciali:

  • Principe Demone Takejizaiten
  • Yamata-No-Orochi
  • Kingu Oni - Re degli Oni
  • Korinoha - figlia del Re degli Oni
  • Wakamono no Oni - Ancelle Guerriere di Korinoha
  • Ushara - Concubina delle Tenebre
  • Shiko-Me - Demoniesse dello Yomo-Tsu-Kumi
  • Jorasu
  • Houkou

Oggetti Magici Speciali

VAMPIRI & NON-MORTI dello Yomo-Tsu-Kumi

Scenario del Mondo di Naran

Fanteria

Armi da lancio

Cavalleria

Vampiri dello Yomo-Tsu-Kumi

Creature della Notte

Personaggi Individuali e Arcani

RAZZE SPECIALI dei DEMONI del Mikado

AVABI

Scenario del Mondo di Naran

Fanteria

Personaggi Individuali

KARURA

Scenario del Mondo di Naran

Regole Speciali

Armi da lancio

Personaggi Individuali

Creature Terribili

TENGU

Scenario del Mondo di Naran

Regole Speciali

Fanteria

Personaggi Individuali

Personaggi Individuali Speciali:

  • Sojobo - Re dei Tengu
  • Karasu - Messaggeri dei Tengu

Personaggi Individuali Arcani:

  • Yamahoshi Tengu
  • Incantesimi Speciali dei Tengu
  • Oggetti Magici Speciali dei Tengu

NIHON - gli Orchi del Mikado

Scenario del Mondo di Naran

Regole Speciali

Fanteria

Armi da lancio

Cavalleria

Creature Terribili

Personaggi Individuali

ARS ARCANA

RIM OSCURI

Scenario del Mondo di Naran

Regole Speciali

Fanteria

Armi da lancio

Cavalleria

Personaggi Individuali

ARS ARCANA

Personaggi Individuali Arcani Speciali:

  • Yumaubu e Kitzume

Oggetti Arcani Speciali

YUKI-ONNA & YUKISARU: le Streghe e gli Uomini delle Nevi

Scenario del Mondo di Naran

Regole Speciali

Fanteria

Creature Terribili

Personaggi Individuali

Personaggi Individuali Arcani Speciali

Incantesimi Speciali delle Yuki-Onna

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MIKADO OSCURO

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Scenario : il nuovo Scenario 2018 è in fase di preparazione

SCENARIO VERSIONE "2004 - 2017"

Mikado Oscuro

La Genesi di Yamato.

Ai giorni nostri, a non molta distanza dalla costa orientale del continente Yanghar (penisola di Yang-Xu) si trovano cinque grandi isole e diverse altre più piccole, alcune raggruppate a formare degli arcipelaghi, che costituiscono quella regione oceanica che nei tempi antichi era invece un piccolo continente conosciuto col nome di Yamato.

Nel sacro libro Kojiki ("Memorie degli eventi antichi"), si narra che la divina coppia formata dagli Dei orientali Izanagi ed Izanami fece sorgere la terra di Yamato dall'oceano Poseidonis usando una lancia chiamata Ame-Nu-Hoko. Con il fango che si ammassò colando dalla lancia ebbe origine la prima isola: Onogaro-Shima ("il Regno Terreno"). In seguito gli Dei crearono Yamato: un piccolo continente che successivamente, diversi millenni più tardi, con l'innalzarsi delle acque degli oceani a seguito del Diluvio Universale, si spezzettò in molte isole: le quattro isole che formano l'arcipelago del Mikado, la grande isola di Orkinava e le moltissime altre isole, più piccole, che ai giorni nostri le circondano, comprese quelle degli altri arcipelaghi che sorgono a non molta distanza da esse: a nord l'arcipelago delle Loanag ed a sud quello delle Isole delle Spezie.

Tra la terra di Yamato e l'isola di Onogaro-Shima gli Dei Izanagi e Izanami crearono un'altra isola, Tokoyo-no-Kuni, il cui nome significa "La Regione Eterna", destinata ad accogliere gli Eroi più valorosi giunti al termine della loro vita terrena, una sorta di Valhalla orientale. Assieme agli Eroi vi vennero accolti anche i Monaci, Maghi, Indovini e Sacerdoti che avevano dedicato la loro vita alla venerazione degli Dei della Luce e a combattere il Male in ogni sua manifestazione. A protezione di codesta isola dei Beati gli Dei crearono anche un piccolo arcipelago formato da altre otto isole più piccole, le Oya-Shima-Guni, in modo da formare una barriera difensiva, impenetrabile agli esseri umani ed ai Demoni e altre creature delle Tenebre.

Sull'isola di Onogaro-Shima, in cima al monte Takachihi, gli Dei posero Ama-no-uki-hashi. (il "Ponte del Cielo"), attraverso il quale si può raggiungere il regno celeste degli Dei: Takama-no-Hara ("la grande pianura celeste"), ove abitano anche i Tenshi, degli Angeli, i quali non sono soltanto i messaggeri degli Dèi, ma operano anche come guardiani di Tokoyo-no-Kumi e delle isole Oya-Shima-Guni, affiancando gli Eroi di Yamato nel contrastare le Forze del Male.

Il ponte Ama-no-uki-hashi venne affidato alla dea della danza Uzume, moglie del Dio dei Sentieri, che ne divenne il Guardiano.

Izanagi ed Izanami abbandonarono il Regno del Cielo e stabilirono la loro nuova dimora sull'isola Onogaro-Shima, ove crearono la loro dorata residenza. Dalla loro unione nacquero il dio del mare O-Wata-Tsu-Mi, il dio delle montagne O-Yama-Tsu-Mi, il dio degli alberi Kuku-No-Chi e il dio del vento Shina-Tsu-Hiko. La nascita dell'ultimo dio, Kagu-tsuchi, signore del fuoco, costò la vita ad Izanami, che così venne condotta nel regno dei morti, lo Yomo-No-Kumi, dove regna il malvagio dio Mikaboshi, uno dei vassalli di Yama, signore della Morte . La dea si nutrì con il cibo infernale e si trasformò in un demone malvagio, diventando la concubina di Mikaboshi che la elevò al rango di terribile Regina di quel regno infernale.

Izanagi, adirato, uccise il figlio che aveva causato la morte della sua sposa e decise di scendere all'inferno (Yomi-Tsu-Kumi) con l'intento di riportare nuovamente la sua compagna su Onogaro-shima. Quando la trovò egli ne vide l'aspetto terrificante, rimandandone terrorizzato. La Dea, sentendosi ricoperta di vergogna, si adirò con lo sposo, che quella visione orrenda aveva fatto fuggire disperato, e lo inseguì, decisa ad ucciderlo.

Fu così che i due Dei riuscirono a fuggire da quel regno infernale.

Una volta tornata alla superficie, sotto i caldi raggi del sole, Izanagi riprese il suo aspetto e le sue buone qualità, dopodiché sbarrò le porte dello Yomo-Tsu-Kumi con un potente incantesimo.

Ritornato su Onogaro-shima, Izanagi volle lavarsi dal sudiciume che lo aveva ricoperto mentre era nell'inferno ed eseguì un rito di purificazione. Si tuffò in un fiume e soffiandosi il naso originò il dio Susanoo, chiamato anche Susa-no-wo, signore della tempesta; dal suo occhio destro nacque Tsukuyomi, divinità della Luna, da quello sinistro Amaterasu, dea del Sole.

Yama (Emma-o), Mikaboshi, Yan Luo Wang e Taraka.

Emma-O è il nome che danno gli Uomini del Mikado a Yama, il supremo dio del Male, il quale sovrintende anche allo Yomo-Tsu-Kumi, uno dei regni infernali che si dividono la vastissima regione sotterranea che si estende dalle isole di Yamato fino al Khatay. Questo regno viene chiamato Jigoku dagli Yao, mentre quello che occupa la parte più occidentale, sotto il Khatay, è chiamato Fengdu.

Yama è anche il sovrano di un altro regno infernale, quello che si trova al di sotto della Vendhya e che è denominato Naraka. Secondo quello che si racconta nelle antiche leggende, un tempo codesti tre regni erano governati da tre diversi Signori del Male: Mikaboshi nel Jigoku, Yan Luo Wang nel Fengdu, e Taraka nel Naraka.

I tre sovrani infernali vennero però sconfitti e sottomessi da Yama. Da allora essi hanno continuato a governare i loro regni infernali, ma come dei vassalli sottoposti a Yama, il quale si fregia del titolo di Grande Imperatore.

Il dio Yama abita al centro del suo impero infernale, in un gigantesco castello tutto ricoperto d'oro e d'argento, di perle e altre gemme preziose. È il giudice dei morti, rileva i peccati di coloro che sono stati condannati all'inferno e decide il grado del loro castigo secondo la legge degli Dei. Ad esempio, chi ha ucciso un innocente sarà gettato in un calderone pieno di metallo fuso. Ad altri Dannati verranno inflitte altre tremende pene, come, ad esempio: venire decapitati, essere scuoiati, avere le membra amputate, venire bolliti o fritti, e altre simili, terribili torture, che tali Dannati sono condannati a subire ogni giorno, per l'eternità.

Lo Yomo-Tsu-Kumi è suddiviso in otto gironi infernali, a volte indicati come gli "Otto Inferni", ognuno dei quali destinato ai trapassati che in vita commisero dei delitti o si macchiarono di peccati orrendi.

I Demoni dello Yomo-Tsu-Kumi, che sono al servizio di Mikaboshi e di Yama e che vengono adibiti ad infliggere le pene ai Dannati, sono chiamati Akuma nella lingua degli Uomini del Mikado. Gli Akuma sono divisi in varie razze di demoni, delle quali la più importante e numerosa è quella degli Oni.

 

AKUMA: i Demoni dello Yomo-Tsu-Kumi.

ONI

Demoni-carnefici, giganteschi e mostruosi. Si ha ragione di pensare che essi in vita possano essere stati degli Orchi dell'Est, cioè dei Nihon. Costituiscono il grosso delle truppe a disposizione di questo regno infernale.

Il colore della loro epidermide può essere blu (Ao-Oni ), rosso (Aka-Oni) o ambrato (Koaku-Oni). Si vestono con pelli di animali, spesso con dei semplici gonnellini o perizoma ottenuti dalle pelli delle tigri e dei leopardi.

Gli Oni usano normalmente armi molto grezze, anche se alcuni di essi sono esperti nella tecnica di combattimento con la katana o la naginata. Dediti a razzie, stragi e ogni sorta di violenza, non brillano tuttavia per astuzia e intelligenza.

Alla razza degli Oni, secondo alcuni, appartengono anche delle demoniesse chiamate Onibaba, delle creature infernali che si nutrono delle emozioni umane quali la paura, l'odio ecc. o di carne umana, e sono portatrici di sventura. Poiché le Onibaba sono sterili, l'unico modo per un Oni di riprodursi è quello di fecondare una femmina di Nihon. Per tale motivo essi compiono delle incursioni su Orkinava per procurarsi le madri dei loro figli demoniaci.

Il loro sovrano si chiama Kingu Oni, il quale ha una figlia, una Onibaba, che si chiama Korinoha. Essa ha al suo servizio delle ancelle guerriere Onibaba che sono chiamate Wakamono no Oni.

Akuma.

Akuma è il generico nome che significa "Demone" nella lingua degli Uomini del Mikado, e viene utilizzato per indicare dei Demoni più piccoli degli Oni, dall'aspetto abbastanza simile a quello dei Goblin, tanto che si pensa che essi siano la mutazione, post mortem, di codesti esseri mortali di Naran, trasformati in demoni per servire Yama.

Come gli Oni, anche gli Akuma sono caratterizzati dall'avere l'epidermide rossa (Aka-Akuma), blu (Ao-Akuma) o ambrata (Koaku-Oni).

Han Ye: Mezzi Demoni

Gli Han Ye sono delle creature demoniache nate dall'unione di un Oni o di un Akuma con una donna umana. Alcuni ereditano in maggiore misura i caratteri paterni, altri quelli materni, pertanto il loro aspetto è molto variabile. Nel regno infernale essi si collocano al gradino più basso, nel primo degli Otto Inferni, ed il loro sovrano, subordinato a Mikaboshi, è il principe demone Takejizaiten.

Gaki.

Il loro nome significa "Spiriti Affamati", sono la marmaglia demoniaca di questo regno infernale; combattono usando solo i loro artigli affilati.

Karura.

I Karura sono dei demoni dal corpo umano e dalla testa di uccello rapace (aquila, falco, avvoltoio) che sputano fuoco. Essi sono acerrimi nemici dei Draghi, pertanto non si schierano mai in un esercito del Mikado Oscuro nel quale ci sia una di codeste grandi creature. Tra essi ve ne sono anche di notevoli dimensioni: i Grandi Karura e i Mezzi Giganti Karura.

Avabi.

Gli Avabi sono dei demoni marini anfibi, che possono risalire dalle profondità dell'oceano per prendere possesso delle zone costiere delle isole del Mikado dove si sono insediati i Demoni o i Nihon, al servizio dei quali si mettono per fare da "guardiani", insediandosi nella basse acque degli atolli e delle lagune. Hanno l'aspetto di Uomini Granchio.

Kumo

Sono dei Demoni che hanno la forma di giganteschi ragni, più grandi di un uomo, con grandi occhi, denti aguzzi e lunghe gambe. Questi Demoni si nascondono in remoti accessi di castelli e templi abbandonati, assumendo l'aspetto di innocui mucchi di vestiti o di stracci. Incauti viaggiatori in cerca di asilo che vi si adagiano per dormire si sveglieranno ritrovandosi imprigionati in gigantesche e appiccicose tele di ragno. Queste tele sono troppo robuste per essere distrutte, eccetto con la magia. Il mitico eroe samurai Reiko sostenne numerosi combattimenti con questi mostri.

Houkou.

Houkou è un demone licantropo, di giorno ha l'aspetto di un uomo e di notte si trasforma in un feroce lupo. Nella sua forma umana, egli è un potente Illusionista che ha anche gli stessi poteri magici dei Maghi degli Elementari, tutti e quattro, che alternativamente può evocare, però solo a distanza di qualche giorno uno dall'altro, pertanto nel corso di una battaglia ne può evocare solo uno.

Creature Giganti.

Naoza-Ra.

E' un grande guerriero e un possente stregone, un demone dotato di 6 braccia che impugna 6 katane dalle lame avvelenate.

Sokau.

E' un serpente gigante con la testa di gallo e 4 code. Il suo nome completo è Yonbi no Sokou (La Lucertola/Gallo a Quattro Code). In origine Yonbi era una creatura demoniaca simile ad un gigantesco rettile. Dal gas tossico che durante una eruzione uscì del monte Fuji (a quel tempo un vulcano) e dalle ceneri, il demone serpentiforme subì una trasformazione, diventando una creatura metà gallo e metà serpente. Tutto ciò a cui si avvicina Yonbi muore per via del potente veleno che porta in corpo. La parte bassa del suo corpo è quella di un serpente, mentre quella superiore è come quella di un gallo, compresa la testa. Non ha gambe, quindi striscia invece di camminare.

Dopo la fine della guerra delle Nere Legioni, Sokau fu imprigionato in una grotta che si trovava alle falde del monte Fuji, e poi lì sigillato con un potente incantesimo da un Maestro Tao-Lin chiamato Yamazaki. Molti secoli dopo, però, venuto meno il controllo diretto degli Dei su Naran, grazie all'intervento malevolo di uno Yamahoshi, la creatura venne liberata e convinta a entrare a far parte dell'esercito infernale.

Yamata-No-Orochi.

E' un demone gigante che ha la forma di un drago terrestre con 8 teste ed 8 code. Egli per un certo periodo fu in possesso di una potente spada magica, la leggendaria Kusanagi, e assorbì il grande potere in essa contenuto nel suo corpo. Egli è anche un grande stratega ed un potentissimo stregone, Con la sua magia è in grado di evocare altri demoni sopiti rendendoli a loro volta maligni e malvagi. Le sue scaglie hanno un colorito che tende dal grigio al marrone. Secondo la leggenda descritta nell'antico testo del Kojiki, Orochi dominava l'isola di Ozimu, dove chiedeva in sacrificio delle vergini in cambio della promessa di non devastare i terreni. Intervenne il dio Susanoo, il quale fece ubriacare il drago offrendogli otto grandi barili di saké e, quando tutte le otto teste furono addormentate, uccise il drago, nel cui corpo trovò la spada magica. Lo spirito del drago passò nello Yomo-Tsu-Kumi, dove venne fatto rigenerare come demone dal dio Yama, che da allora se ne serve per rinforzare le sue orde infernali.

Uwibani .

Sono dei serpenti giganti con le ali, molto simili alle Viverne che vivono nelle terre occidentali. L'eroe samurai Yegara-no-Heida riuscì ad ucciderne uno che aveva assalito il castello del suo Daymo. I Nihon sono riusciti ad addomesticarli e se ne servono a volte come cavalcature da battaglia riservate ai loro condottieri.

Talismano Speciale: Hoji - il Pilastro della Morte.

E' uno Spirito Maligno che vive all'interno di un pilastro formato da una colonna di teschi umani il Pilastro della Morte, in cima alla quale vi è un enorme smeraldo di incommensurabile valore; tale colonna si trova in una solitaria palude nel nord dell'isola di Cipango, una delle terre maledette lasciate in superficie dalle Forze Oscure dopo la fine della Guerra dei Sette Oscuri Signori. Egli emana una forza maligna che uccide gli esseri viventi che abbiano la sventura di passare accanto alla colonna, o che vi si rechi con l'intenzione di rubare lo smeraldo. Gli eserciti demoniaci lo portano sovente in battaglia con essi, poiché a loro il suo potere ad essi non fa alcun danno ma procura i benefici dei Talismani. Solitamente lo depongono in un tratto paludoso che si trovi in prossimità del luogo dove avverrà lo schieramento del loro esercito.

Vampiri & Non-Morti dello Yomo-Tsu-Kumi

Il demone Nekomata, fido yokei di Yama, può comandare delle Unità di Samurai o Ashigaru morti sui campi di battaglia, richiamati in vita sotto forma di guerrieri scheletri. Assieme ad essi possono essere schierate anche delle Creature Vampire e delle Creature della Notte che fanno parte delle orde infernali dello Yomo-Tsu-Kumi.

Nekomata.

Nekomata è un demone che è anche un potente Stregone Negromante, che può assumere l'aspetto innocuo di un gatto, però possiede il potere della morte che gli è stato dato dal suo padrone, il dio Yama. Il suo aspetto in forma di demone è quello di un angelo dall'aspetto umanoide, con grandi ali nere da pipistrello. Il suo volto ha la caratteristica di avere un terzo occhio sulla fronte, col quale lui assorbe la forza vitale degli spiriti di quelli che uccide. Può anche assumere l'aspetto di una bella, giovane donna per avvicinare degli Uomini, sedurli e poi ucciderli, assorbendo la loro forza vitale attraverso il suo terzo occhio che solo in qual momento si rivela.

Quando non è negli inferi, egli abita in un tempio maledetto che sorge in un luogo chiamato la "Foresta della Morte", in una delle isole di Yamato. Quando siede ai piedi di Yama, come animale da compagnia, assume invece l'aspetto di un enorme gatto nero. Nekomata può richiamare in vita i guerrieri defunti, affinché combattano per lui. Grazie al suo potere di negromante, Nekomata può formare delle legioni di Non-morti da mettere al servizio del suo signore Yama per combattere i regni terreni del Mikado.

Ajari

Si narra di lui che era stato un monaco yamabushi che si innamorò di una bella ragazza che viveva nel villaggio che si trovava sul fondo della valle dove, più in alto, vi era il tempio Tao-Lin al quale lui apparteneva. Per tale peccato egli divenne un okama, un malvagio, e per essere libero di avere la ragazza arrivò al punto di distruggere il suo stesso tempio, dondolo alle fiamme. Nell'incendio però morì anche lui. Giunto nello Yomo-Tsu-Kumi, Yama gli propose di mettersi al suo servizio come Akuso e, per evitare le indicibili pene cui sarebbe altrimenti stato sottoposto, egli naturalmente accettò. Fu così reincarnato in un potente Necromante Stregone, un essere malvagio che può evocare torme di Non-morti dalle viscere di Naran. Ha il suo regno di terrore sulla montagna Hakkotsu-San ("Il Monte dello Scheletro"), che sorge nella parte settentrionale dell'isola di Mikado.

Rokurokubi.

Sono dei Demoni Vampiri femminili che di notte escono dalle loro tane sotterranee per penetrare nelle abitazioni degli Uomini, al fine di succhiarne l'energia vitale. Esse vengono schierate anche negli eserciti di questo regno infernale.

Jikininki.

Sono Demoni Vampiri divoratori di cadaveri. In vita questi Demoni erano gli spiriti di donne e uomini morti, desiderosi di evitare che le loro anime entrino in un'esistenza più tranquilla dopo la morte. Continuano a vivere una "mezza vita" divorando i cadaveri.

Yasha.

Sono dei Demoni Vampiri femminili che hanno la forma di un gigantesco pistrello. Si crede che esse siano l'incarnazione, in tale forma, degli Spiriti di donne la cui collera, nella reincarnazione, abbassò ad uno stato inferiore e demoniaco.

Yurei e Obake: i Fantasmi, le Ombre e gli Spettri del Mikado Oscuro.

Yurei e Obake non sono entità materiali, corrispondono ai Fantasmi, alle Ombre ed agli Spettri dei regni della notte occidentali.

Gli Yurei corrispondono ai Fantasmi. Essendo immateriali, possono essere uccisi solo da magie distruttive e armi magiche e di giorno perdono i loro poteri e sono del tutto inattivi.

Gli Obake corrispondono invece alle Ombre e agli Spettri e come essi possono essere uccisi, nel senso di essere rimandati nel loro piano di esistenza, dalle normali armi da lancio ed anche in combattimento in corpo a corpo. Gli Obake Spettri generano nei viventi il "gelo di sangue".

TENGU : glli Akuma No Yama (Demoni delle Montagne).

I Tengu sono dei demoni che pur appartenendo al Mikado Oscuro non fanno parte dello Yomo-Tsu-Kumi, in quanto essi vivono sulla superficie, sulle montagne delle isole di Yamato. Sono essere umanoidi dotati di ali, quindi possono volare. Oltre alle ali, un'altra caratteristica li fa assomigliare agli uccelli: le loro femmine sono ovipare ed essi nascono da uova gigantesche. La loro epidermide può essere rossa o verde, mentre e le loro orecchie e capelli sono generalmente simili a quelli umani.

Sono ritenuti ottimi guerrieri ed abili comandanti. L'origine del termine tengu è degli Yao che vivono sul continente Yanghar, e deriva da "tien kou", nome col quale gli Yao designano i demoni della montagna. Alcuni ritengono che essi siano la reincarnazione di Samurai malvagi, che in vita si macchiarono di molti orrendi delitti.

Essi si rendono responsabili di atti crudeli, quali il rapimento delle persone, in particolare bambini (detto kami kakushi, rapimento divino), sono antropofagi, e vengono sovente accusati di appiccare incendi ai templi ed ai villaggi di montagna, di uccidere coloro che incautamente penetrano nei boschi dove essi si celano.

Dagli Yamahoshi vengono accusati di divertirsi ad ingannare i monaci con trucchi e scherzi malvagi.

Vivono raggruppati in comunità gerarchicamente organizzate. I Territori che essi occupano, in montagna e preferibilmente ricoperti da fitte foreste, sono denominati Tengudo, nome che significa "Reame dei Tengu", dove domina un Sojobo, ovvero un Re dei Tengu.. Sono esperti nelle arti marziali e molti di essi sono degli esperti armaioli. Si narra in una leggenda che un famoso eroe del Mikado, il samurai Minamoto, imparò l'arte del kenjutsu (cioè della scherma con la katana) proprio da un Sojobo.

La maschera nera indossata dai Ninja è chiamata tengu-gui proprio per l'associazione dei Tengu con il combattimento.

Quelli che vengono adibiti ai compiti di esplorazione sono chiamati Karasu.

Yamahoshi Tengu.

Nelle loro comunità, ve ne sono che praticano le arti arcane ed operano come Maghi, Sacerdoti, Indovini e Akuso (Monaci Demoniaci che praticano la Magia dell'Est). Questi ultimi indossano degli abiti che assomigliano a quelli degli Yamahoshi, i guerrieri monaci umani del Mikado, e sul capo normalmente portano un piccolo cappello (tokin) che utilizzano per portare bevande in cima alla montagna; sono forniti di un bastone con anelli vicino alla punta, denominato shakujo e di un ventaglio di piume magico in grado di scatenare venti infernali.

* * *

 NIHON

Gli Orchi "Cacciatori di Teste" di Orkinava.

Narra una antica leggenda che agli albori dei tempi, quando gli Dei iniziarono a popolare il pianeta Naran con razze senzienti, la penisola di Nihon, che faceva parte del continente Yamato, venne scelta dal demone Mikaboshi, sovrano dello Yomo-Tsu-Kumi, , per far nascere una razza di Orchi che gli fosse fedele. La penisola di Nihon, che in seguito diede origine all'attuale isola di Orkinava, a quell'epoca era unita al continente solo da una stretta striscia di terra, l'istmo di Tsuyama. Era una regione del tutto disabitata, in quanto gli Unai (Elfi), che avevano appena iniziato a colonizzare il continente non vi erano ancora giunti.

Mikaboshi aveva al suo servizio sette demoni, chiamati Ika-Zuchi-no-Kami, i quali, si narra, andarono sul continente Yanghar, nelle terre dove vivevano gli Orchi, rapirono molte delle femmine di codesta razza, le portarono su Orkinava e poi si unirono ad esse, dando così origine una nuova stirpe di Orchi dell'Est, i Nihon. Alcune di codeste femmine vennero fecondate dallo stesso Mikaboshi, ed i loro figli ereditarono alcuni dei poteri magici del loro padre.

I Nihon rimasero per molti millenni isolati dagli altri rappresentanti della loro razza, i quali nel frattempo si erano rapidamente sviluppati nelle foreste e nelle steppe del continente Yanghar e nelle penisole di Hourkan e Khorasan.

Gli Orchi di Nihon svilupparono una loro peculiare cultura, con una organizzazione sociale basata su clan familiari e poggiante sulla casta dei guerrieri. I vari clan si raggruppavano in tribù nelle quali il potere era detenuto nelle mani di crudeli sciamani, i quali si consideravano discendenti dei figli del dio Mikaboshi, e nei loro primitivi templi praticavano cruenti sacrifici, immolando appartenenti alla loro stessa tribù oppure di altre tribù nemiche.

Una delle più crudeli usanze di queste tribù era quella di tagliare la testa ai nemici e poi rimpicciolirla per usarla come oggetto ornamentale, da esporre sulla porta della capanna, modestissima dimora del guerriero che aveva ottenuto codesto trofeo.

Da essi viene praticata la poligamia, essendo tenute le femmine in posizione subordinata al maschio, come si usa nella stragrande maggioranza delle culture orchesche. I loro metodi di combattimento erano piuttosto primitivi: lance, giavellotti, frecce lanciate con cerbottane, clave e asce con la lama di pietra. Non conoscevano i metalli.

Nel corso della loro evoluzione, una nuova stirpe si generò da quella primigenia, più forte e robusta, alla quale venne dato il nome di "Grandi Orchi dell'Est" per distinguerli dalle altre due sottospecie. Alcuni li chiamano anche "Ogres dell'Est".

Gli Ogres di Nihon riuscirono ad addomesticare le grandi Tigri dai denti a sciabola che numerose vivevano nelle giungle che ricoprivano gran parte della penisola

La guerra contro i Goyukai (i Nani del Mikado).

Alcuni secoli prima dell'arrivo degli Yao (Uomini dell'Est) sulla terra di Yamato, gli Ogres di Nihon dovettero difendersi da una invasione dei Nani Goyukaj provenienti dalle terre del nord, i quali attraverso l'istmo di Tsuyama avevano raggiunto la penisola abitata dagli Ogres. Sebbene soverchianti quanto al numero ed alla forza fisica, gli Ogres subirono molte disfatte ad opera dei Nani, strategicamente e tatticamente più abili dei loro primitivi avversari e molto meglio armati.

La guerra tra Orchi e Nani su Nihon imperversò per diversi decenni, con alterne vicende, terminando poi con il ritiro dei Nani, ai quali erano giunte richieste d'aiuto da parte dei loro fratelli rimasti in patria, i quali erano stati coinvolti in una guerra scatenata dagli Unai (Elfi) a causa della distruzione delle loro foreste.

Per impedire che dopo la loro partenza i Nihon potessero a loro volta attraversare l'istmo di Tsuyama e invadere le altre terre del continente Yamato, i Goyukaj eressero un alto muro difensivo, il Vallo di Sukuma, così chiamato in onore al loro divino padre. Era una grande muraglia, intervallata da alte torri, che si snodava per tutta l'intera larghezza dell'istmo. Il Dio dei Nani, Sukuma-Biko, rinforzò ulteriormente le difese evocando un potente incantesimo: la Nurikabe, che forma una gigantesca, invisibile parete che impedì il passaggio a chiunque. Se uno vi si avvicinava, la Nurikabe si manifestava con l'aspetto di un gigantesco muro di pietra. Sukuma-Biko insegnò una forma meno potente di codesto incantesimo ai maghi dei Goyukaj, i quali da allora se ne servirono anche in battaglia.

Con la partenza dei Goyukaj, un lungo periodo di pace, interrotto solo da sporadici scontri tra i clan e le tribù per questioni di confini o per qualche razzia, si instaurò sulla penisola dei Nihon.

La guerra degli Oni.

L'idilliaca situazione mutò improvvisamente a causa dello scoppio della Guerra dei Sette Oscuri Signori (detta anche Guerra delle Nere Legioni), che devastò l'intero pianeta Naran ed imperversò, per più di un secolo, anche sulle terre del Sol Levante, coinvolgendo tutti gli abitanti, compresi i Nani e gli Elfi che affiancarono gli Uomini che si erano schierati dalla parte degli Dei della Luce, opponendosi a quelli che con i Demoni combattevano per far prevalere le forze del Male. Al fianco di Elfi Oscuri e Demoni si schierarono anche gli Ogres di Nihon.

Il disastroso conflitto mondiale giunse a termine con il grande Diluvio Universale provocato dalla caduta dell'asteroide che gli Dei della Luce scagliarono su Naran. L'immane urto fece cambiare l'inclinazione dell'asse planetario. Seguirono fortissimi sconquassi sopra e sotto la crosta terrestre, con forti terremoti e maremoti ed eruzioni di vulcani. I tre continenti Aztland, Lemuria e Mu scomparvero per sempre, sommersi dalle acque degli oceani. Quello che emerse dall'immane catastrofe fu un nuovo pianeta, che per due intere rivoluzioni attorno al sole Akhamar rimase coperto da una fitta coltre di nubi, in quello che viene ricordato come il lungo inverno Finbul.

L'innalzamento generale delle acque degli oceani e dei mari sommerse una vasta estensione del continente Yamato. La restante parte di terra emersa formò quattro grandi isole: Ainor, Mikado, Cipango e Orkinava, quest'ultima situata più ad est rispetto alle altre tre; essa si trova nella posizione precedentemente occupata dalla penisola di Nihon della quale costituiva la parte più elevata. Ancora più ad oriente, dalle cime di montagne che un tempo sorgevano sulla regione orientale di Yamato, si formarono due arcipelaghi di isole di minore estensione: a nord l'arcipelago delle Loanag ed a sud quello delle Isole delle Spezie.

Le isole di Ainor, Mikado e Cipango formano un arcipelago che ha preso il nome dell'isola centrale, vale a dire Mikado. Ai nostri giorni, è abitudine nominare il Mikado per indicare l'intero arcipelago.

Quando finalmente il sole tornò a riscaldare ed illuminare la superficie, i pochi sopravvissuti iniziarono a riedificare le città ed i villaggi, quasi tutti distrutti dalle furie scatenate della natura. A poco a poco, le genti di Naran tornarono a vivere e prosperare.

Non tutte le creature malvagie erano state estirpate dal pianeta. Molte di esse erano riuscite a sopravvivere nelle cavità del sottosuolo, da dove nuovamente uscirono per cibarsi degli Uomini, degli Elfi, dei Nani e delle altre creature appartenenti alla fazione del Bene.

Fu così necessario, anche per gli Uomini, Elfi e Nani del Mikado, riprendere le armi per salvaguardare la loro esistenza ed i loro beni. Ebbe così inizio una nuova, lunga, devastante guerra, che ebbe fine quando, in una sanguinosa, ultima decisiva battaglia, caddero gli ultimi Demoni ed Elfi Oscuri che erano sopravvissuti ai precedenti scontri. La fazione vittoriosa, interamente formata da Uomini, Elfi e Nani rimasti fedeli agli Dei del Bene, percorse le isole del Mikado, uccidendo tutti gli Elfi Oscuri, Orchi e Demoni che incontrava.

Alla fine del grande massacro, conclusosi con un vero e proprio genocidio, sulle tre isole maggiori e su quelle minori che formano l'arcipelago del Mikado, non era rimasto un solo Elfo Oscuro o un solo Demone.

I Demoni vennero infine tutti relegati nei loro regni infernali sotterranei, i cui accessi vennero sigillati da potenti incantesimi. I Nihon, sebbene decimati, in numero discreto sopravvissero sulla loro grande isola di Orkinava, così come gli Elfi Sinistri conservarono il loro dominio sulle isole delle Spezie ed i Rim (Elfi Oscuri) mantennero la loro sovranità sulle isole dell'arcipelago delle Loanag.

I Nihon Samurai.

Quando, molti secoli dopo la fine dell'inverno Finbul. sul continente Yanghar gli Hobgoblin del Khatay vennero sconfitti dagli Yao, un gruppo di essi, per sfuggire allo sterminio, trovò scampo fuggendo via mare.

Dopo un lungo viaggio verso sud, codesti Hobgoblins sbarcarono sull'isola di Orkinava, che trovarono occupata dagli ancora primitivi Nihon. Dopo un iniziale periodo di reciproca diffidenza, a poco a poco i rapporti tra i due gruppi etnici divennero amichevoli.

Si narra che fosse stato uno dei khan degli Orchi, Tanaka, che per primo avesse accolto amichevolmente nel suo villaggio codesti esuli, i quali in cambio della sua amicizia gli offrirono i loro servigi per addestrare i suoi guerrieri ed insegnare ad essi come estrarre i minerali e lavorare i metalli per fare delle armi più perfezionate.

Fu così che quegli Hobgoblins divennero i maestri di arti marziali dei Nihon ed insegnarono loro le più sofisticate tecniche di combattimento, ma quando gli indigeni ebbero imparato codeste nozioni non tardarono a disfarsi dei loro maestri.

La rivolta di quelli che gli Hobgoblins consideravano ormai loro fedeli allievi, scoppiò improvvisamente. In una sola notte, ricordata negli annali degli Hobgoblins come "la Notte dei Lunghi Coltelli", tutti gli Hobgoblins che vivevano su Orkinava vennero sterminati. Solo pochi di essi, catturati vivi, vennero tenuti in vita per essere poi, il giorno seguente, sacrificati al dio Mikaboshi nei templi, e poi divorati nel corso di festini orgiastici. Le teste degli Hobgoblins, rimpicciolite, divennero graziosi soprammobili appesi sulle porte delle case di bambù dei Nihon.

Dal grande massacro si salvarono solo i Goblins che erano giunti su Orkinava al seguito dei loro padroni e signori Hobgoblin, perché nel lungo periodo in cui le tre razze avevano coabitato, gli Ogres avevano potuto notare come il servizio che i piccoli Goblins potevano fornire, per giunta del tutto gratuitamente essendo all'atto pratico degli schiavi, potesse essere molto conveniente anche per essi. I Goblins cambiarono semplicemente padrone, ma questo li salvò dall'essere tutti trucidati in modi orribili.

Fu così che dopo essersi liberati di quelli che erano stati i loro maestri ed aver fatto schiavi quei Goblins che prima lo erano degli Hobgoblins, i Nihon del clan di Tanaka diedero origine alla cultura degli Orchi Samurai di Orkinava.

Grazie alle nuove armi che i suoi Nihon avevano imparato a forgiare ed alle nuove tecniche di combattimento che essi avevano appreso, Tanaka con una breve campagna di guerra riuscì ad imporre il suo dominio su tutti gli altri clan e tribù dell'isola.

Sebbene si fossero evoluti per quanto riguardava le tecniche di combattimento e l'arte di forgiare i metalli, i Nihon avevano conservato il loro tipico carattere feroce e litigioso. Presto diversi capi clan si ribellarono al dominio assoluto imposto da Tanaka. Iniziò così un conflitto armato tra i ribelli e il loro Capo. Dopo diversi scontri, in quella che doveva essere la grande, decisiva, ultima battaglia, Tanaka venne ucciso e con lui anche quasi tutti i guerrieri della sua personale Guardia del Corpo.

La morte di Tanaka fece precipitare il regno dei Nihon nella più totale anarchia. I molti Capi Clan, anche quelli che in precedenza non avevano partecipato alla rivolta, iniziarono a combattersi per imporre la loro supremazia agli altri. La guerra civile che ne seguì devastò per diversi anni l'isola di Orkinava.

Il lungo conflitto terminò con la vittoria del capoguerra Yeyasork sul suo ultimo avversario rimasto, il prode guerriero Ishidork. Yeyasork si era fatto paladino del giovanissimo figlio di Tanaka, Hiedork, per conto del quale aveva assunto la reggenza del regno. Nella grande battaglia che si combatté nella piana di Sekigorka, l'esercito del Reggente spazzò via l'armata rivale, restando indiscusso padrone del campo.

Diventato il nuovo padrone assoluto di Orkinava, Yeyasork stipulò trattati di alleanza con gli Shogun umani del Mikado. Fu così che tra i vari principati del Mikado ed il Regno di Orkinava si stabilì un durevole rapporto di alleanza ed amicizia, che diede notevoli vantaggi ad entrambi.

A seguito di codesti accordi, molti Nihon appartenenti alle famiglie che erano state sconfitte emigrarono sulle isole del Mikado, e poi da lì molti di essi partirono per il continente. Da allora codesti Nihon sono diventati mercenari. Conosciuti col nome di Ronin, essi combattono al soldo dei diversi Signori della Guerra di Naran. Associandosi a dei Samurai umani, alcuni di codesti Ronin hanno formato delle Compagnie di Ventura mercenarie miste di Samurai, con i quali, in alcune di esse, vi sono anche dei Rim, gli Elfi Oscuri delle Loanag, abilissimi sia nel combattimento che nella magia dell'est.

A seguito dei contatti con gli Uomini del Mikado, i Nihon adottarono i nomi in uso tra codesta casta guerriera: Shogun, Daymo, Samurai, con il medesimo significato che veniva dato dagli Uomini.

Il nome "Samurai" deriva dal verbo "servire" nella lingua degli Uomini dell'Est, e tale titolo comporta il dovere di fedeltà assoluta ad un "Signore della guerra", denominato Daymo, il quale, nel caso dei Nihon, è un ex capo tribù al quale à stato riconosciuto il dominio su un territorio che egli gestisce come un vero e proprio sovrano assoluto, subordinato solo al potere del Re, che ha assunto il nome umano di Shogun.

Fu così che per volere di Yeyasork, che per primo prese il titolo onorifico di Shogun, si sviluppò su Orkinava un sistema feudale basato sui Daymo (feudatari proprietari terrieri) e sui Samurai (guerrieri), sul modello di quello che si era venuto a costituire sulle isole del Sol Levante nei regni degli Uomini.

Sebbene tutti i Samurai Nihon siano maestri nelle arti marziali, che comprendono le arti del combattimento con la lancia, della scherma e dell'arco, tra di essi si sono distinte due specialità: gli spadaccini e gli arcieri. I primi sono abilissimi con la "katana", l'affilatissima spada dei Samurai; i secondi sono maestri nella difficile arte dello "shagei" (che significa: "compiutezza nell'uso dell'arco") od anche "kyujutsu" (l'arte dell'arco), alla quale dai Samurai umani venne dato il nome di "kyudo" ("la via della freccia e dell'arco"). A seguito degli scontri che avevano avuto con i Nani, i Nihon impararono anche a costruire delle balestre molto potenti.

Anche dopo essere diventati abili spadaccini, i Nihon hanno mantenuto lo speciale rapporto che li lega alle grandi Tigri che numerose vivono nelle giungle di Orkinava, le quali vengono addestrate quando sono piccole e poi usate come cavalcature da battaglia della Cavalleria dei Nihon.

La frequentazione che alcuni clan di Nihon hanno con le tigri, e gli incantesimi da essi usati per addomesticarle, ha fatto nascere una sottospecie di Orchi, i Berserker, i Tora-Oni, i quali in determinate occasioni possono assumere l'aspetto fisico di una gigantesca Tigre dai denti a sciabola.

Infine, così come anche precedentemente avevano visto fare agli Hobgoblins, i Nihon consentirono ai Goblins di entrare a far parte dei loro eserciti, in un ruolo naturalmente subordinato, organizzandoli in Unità che si ispiravano a quelle degli Ashigaru, formate dai contadini che sulle isole del Mikado erano al servizio dei Samurai di stirpe umana.

RIM

I RIM: Elfi Oscuri delle Loanag.

I Rim sono una razza originata dagli Elfi Oscuri che avevano fatto parte delle Armate delle Tenebre condotte dai Sette Oscuri Signori. Dopo la fine del lungo inverno Finbul, essi approdarono sulle isole Loanag, un arcipelago nato dalle cime delle montagne della parte nord orientale del continente Yamato. Nel medesimo periodo, giunsero in questa regione oceanica anche dei gruppi di Elfi Sinistri, i quali andarono ad occupare le Isole delle Spezie, anch'esse nate dalle cime delle montagne del settore sud-orientale di Yamato.

Come gli Elfi Sinistri, anche gli Elfi Oscuri erano stati quasi sterminati alla fine della guerra dei Sette Oscuri Signori. Rimasti quindi assai pochi come numero, ai nostri giorni sono tuttavia assai ricercati come guerrieri, assassini e maghi, dai signori della guerra dei Nihon e anche dai Demoni.

Essendo considerati dalle altre razze quasi immortali per via della loro vita lunghissima, come tutti gli altri Elfi, i Rim hanno potuto sviluppare abilità magiche e marziali senza pari. Essi si sono dedicati alla predicazione delle oscure dottrine che hanno come riferimento il dio Yama, supremo signore dei regni infernali dell'est.

Il grande diluvio universale, che era seguito alla caduta dell'asteroide lanciato sul pianeta dagli Dei per porre termine alla Guerra dei Sette oscuri Signori, aveva fortemente influito sullo stato psicologico dei Rim, e quelli che di essi erano sopravvissuti sulle terre emerse rimaste, preferirono stabilirsi in vaste caverne sotterranee. Con il passare dei secoli questa abitudine si trasformò in una idea religiosa, ed essi cominciarono a considerare le loro residenze sotterranee come il luogo più vicino ai demoni ed alle divinità oscure che essi veneravano, quindi perfette per coltivare e sviluppare segretamente le conoscenze magiche esoteriche dedite al Male.

Fu per codesti motivi che i Rim iniziarono ad ampliare le caverne naturali che avevano trovato nel sottosuolo di molte di quelle isole nate dalle montagne di Yamato, alcune delle quali erano degli antichi vulcani spent. I Rimi, con l'aiuto di schiavi che si erano procurati razziando le coste delle altre terre, iniziarono ad edificare i loro templi-fortezze nel sottosuolo.

Un certo numero di essi si era anche insediato sulle montagne che sorgono nel settore settentrionale di Orkinava. I Nihon impararono presto, a loro spese, che era meglio lasciare tranquilli quegli esseri più oscuri e persino più crudeli di loro. Col tempo, dopo l'avvenuta riunificazione del regno dei Nihon ad opera di Yeyasork, sia lo shogun che molti dei daymo iniziarono ad arruolare dei Rim come sicari o come loro guardia del corpo personale.

La cultura guerriera dei Rim comprende combattenti che appartengono ad entrambi i due sessi, maschi e femmine, che solitamente combattono separatamente, raggruppati in Unità appartenenti ai due rispettivi Ordini. Le femmine guerriere dei Rim sono conosciute col nome di Kunoichi, abilissime con arma a due mani. Sovente esse vengono utilizzate come sicari (Ninja).

Maghi-guerrieri e Sacerdoti-guerrieri Rim affiancano quasi sempre un Condottiero dei Nihon, durante le battaglie che questi deve combattere contro i suoi rivali, al fianco dei quali si trovavano altri Rim, magari quelli di una setta rivale.

Akuso: i Monaci Demoniaci.

Nelle città sotterranee che i Rim avevano edificato sulle loro isole e su Orkinava, i templi divennero delle vere e proprie accademie militari, oltre ad essere delle scuole di magia, dove i monaci guerrieri dei Rim si addestravano (e lo fanno tuttora) all'uso delle varie armi e degli incantesimi da battaglia.

Col trascorrere del tempo, i vari clan dei Rim fondarono delle sette esoteriche, che in numero di sette detenevano il potere occulto, ed erano in grado di controllare i loro consanguinei, ed a volte persino i Nihon. I componenti di tali sette vennero denominati Akuso, che nella lingua dei Samurai significa: monaco demoniaco.

Da allora, in quasi ogni castello dei Nihon, al fianco del Daymo si trova un Rim, di solito un Akuso, che funge da consigliere militare e spirituale.

La casta degli Akuso comprende Sacerdoti, Maghi, Stregoni e Indovini, i quali prestano il loro servizio, nelle rispettive specialità, non solo negli eserciti dei Nihom ma anche in quelli delle orde infernali. Quelli che praticano la magia hanno gli stessi poteri dei Monaci-Guerrieri Tao-Lin, quindi possono evocare la Magia dell'Est. I Sacerdoti hanno la capacità di trasformarsi in Pterodattili, giganteschi uccelli dalle ali da pipistrello.

Yamaubu - le Streghe delle Montagne.

Alla razza dei Rim appartengono anche le Yamaubu, delle mezze demoniesse, nate dall'unione di una femmina dei Rim con un Demone. Esse hanno l'aspetto di femmine elfe ereditato dalle loro madri.

Vivono in posti isolati ed inaccessibili sulle montagne delle isole di Yamato. Come gli Akuso, ai quali a volte essi si accoppiano, esse costituiscono la parte femminile della componente arcana di questo regno del Male.

Le Streghe praticano la Magia del Male. Le Sacerdotesse possono trasformarsi in un famelico Ragno Gigante. Le Indovine sono delle mutaforma che si possono trasformare in uno Yokei, piccolo animale (gatto, cane, donnola, volpe); per questa loro abilità, esse sono in grado di intrufolarsi nell'accampamento nemico prima dell'inizio della battaglia, così da poter riferire al loro Condottiero come i nemici si schiereranno.

Kitzune: le Donne Volpe - Incantatrici-Illusioniste.

Come le Yokei Indovine, anche queste femmine elfe oscure sono delle mutaforma che si possono trasformare in un Yokei dalla forma di volpe.

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YUKI-ONNA & YUKISARU: le Streghe e gli Uomini delle Nevi

Le Streghe delle Nevi.

Le Yuki-Onna, a volte confuse con le Yamaubu, sono delle creature molto affini alle Dakini, le Fate delle Nevi che dominano molte tribù di Ogres sulle montagne del continente Yanghar. Queste Dakini che vivono sui ghiacciai di alcune delle montagne delle isole del Mikado e degli altri arcipelaghi, sono delle Fate Oscure, creature malvagie dedite al Male.

Il loro arrivo nelle isole di Yamato viene fatto risalire all'epoca antecedente la Guerra dei Sette Oscuri Signori ed è attribuito ad una divinità malvagia, Kishimojin (Madre delle Dieci Fanciulle Demoni), un demone femmina, a sua volta figlia di un demone Yaksha che faceva parte della corte infernale di Yama.

Si narra che Kishimojin fosse stata bandita dalla Vendhya a causa dei suoi molti delitti. Essa giunse quindi su una delle isole che sorgevano vicino al continente Yamato, che era stata occupata da dei Demoni del regno infernale di Mikaboshi.

Congiungendosi con alcuni di quei Demoni, Kishimojin partorì dieci figlie: Ramba. Biramba, Kokushi, Keshi, Makutadanti, Tahotsu, Muenzoku (conosciuta anche come Achala, l'Insaziabile), Jiyoraku, Kodai e Datsuishujo. Queste Demoniesse si trovano citate negli antichi libri degli Unai come le "Ladre dello Spirito Vitale degli Esseri Viventi". Dalle unioni di codeste dieci demoniesse con degli Unai sarebbero nate le prime Yuki-Onna e dalle successive unioni di queste con altri Elfi o anche con Uomini, deriverebbero le attuali Streghe delle Nevi del Mikado.

Le Yuki-Onna hanno l'aspetto di bellissime donne, a volte di razza elfica altre di razza umana; hanno i capelli bianchi, che portano molto lunghi, sciolti dietro le spalle; hanno l'epidermide inumanamente pallida e talvolta perfino trasparente. Quando esse si manifestano, di notte tra le nevi, si confondono con il paesaggio.

Talvolta esse indossano un kimono bianco, ma più sovente sono completamente nude. I loro poteri arcani consentono ad esse di poter restare all'aperto in tale stato, senza alcun rischio di congelare, anche alle più basse temperature, e possono camminare scalze sulla neve e sul ghiaccio, senza sprofondare o scivolare e senza lasciare impronte.

Sono delle potenti Streghe che possono evocare degli speciali incantesimi derivati dall'elementale dell'acqua (neve e ghiaccio). Le più potenti hanno anche il potere di trasformarsi in una nuvola di nebbia o di neve se si trovano in pericolo.

Hanno bellissimi occhi azzurri dal magnetico sguardo, col quale esse incantano o, a seconda dei casi, terrorizzano le loro vittime, col sangue delle quali poi si cibano. Per questa loro efferata abitudine, esse sono spesso considerate vampire, ma non lo sono, essendo delle creature viventi. A volte esse si comportano come le Succubi, chiamate Sakyubaso dagli Uomini del Mikado: seducono gli Uomini per sottrarre la loro energia o congelarli attraverso un rapporto sessuale o anche solo con un bacio.

Nei racconti antichi le Yuki-Onna sono spesso associate all'inverno e alle tempeste di neve; in base a quello che si trova scritto in alcune leggende, esse sarebbero la reincarnazione, sotto forma di demone, degli Spiriti di persone morte per il freddo nella neve.

In molte storie, le Yuki-Onna si rivelano ai viandanti intrappolati nelle bufere di neve, e usano il loro alito gelato per ucciderli e congelare il loro cadavere; in altre leggende invece esse si limitano a condurli fuori dal sentiero per poi farli morire assiderati. 

Gli Abominevoli Uomini delle Nevi.

Ai nostri giorni, salvo qualche raro caso, le Yuki-Onna non vivono solitarie ed isolate, bensì abitano nei villaggi di alta montagna che costituiscono gli insediamenti di creature mostruose, molto affini agli Yethorks dell'esercito degli Ogres, sulle montagne delle isole del Mikado e degli arcipelagi circostanti, compresa Orkinava. Gli Uomini del Mikado chiamano codeste creature Yukisaru, che significa "Abominevoli Scimmie delle Nevi". In effetti, come gli Yethorks del continente, anche queste creature hanno un aspetto scimmiesco, coperte come sono da capo a piedi da un folta pelliccia color della neve. Si ritiene che essi siano una mutazione genetica operata dal dio Loki, utilizzando dei cromosomi di orsi polari, su degli embrioni di Orchi, al fine di ottenere una nuova specie particolarmente resistente al freddo, cosa che pare sia riuscita, sebbene il loro aspetto non ne abbia guadagnato, anzi!

Secondo la versione più accreditata tra gli studiosi di Naran, gli Yukisaru del Mikado e delle altre isole sarebbero giunti su una di queste isole al seguito di Kishimojin, della quale sarebbero stati la Guardia del Corpo. Si sarebbero poi espansi sulle molte altre isole, al seguito delle dieci demoniesse. Da questa prima sudditanza sarebbe nato il vincolo esistente ancora ai nostri giorni tra le Yuki-Onna e gli Ukyisaru. I candidi scimmioni venerano le Streghe come Dee e le seguono in battaglia quando esse si uniscono a qualche esercito del Male per recare danno alle altre creature.

Gli Yukisaru sono distinti in tre tipi razziali, differenziati dalla statura: piccoli, medi e grandi. Quelli piccoli hanno una statura simile a quella degli Uomini, i Medi possono essere paragonati agli Ogres o agli Orchi Giganti, infine quelli grandi sono delle dimensioni dei Mezzi Giganti Barbari.

Culturalmente sono anche abbastanza differenziati. Solitamente quelli piccoli e quelli più grandi sono del tutto primitivi, poco più che bestie, che combattono solitamente a mani nude, utilizzando i loro lunghi artigli e le altrettanto lunghe zanne che fuoriescono loro dalle labbra.

Quelli di statura intermedia sono più evoluti; indossano dei perizoma o gonnellini fatti con le pellicce di animali che essi hanno ucciso e combattono con armi, seppur primitive, fatte di pietra, ossa e legno, anziché usare le zanne e gli artigli. Non conoscono né usano i metalli.

Nei loro villaggi si trovano quasi sempre, mescolati tra di loro, tutti e tre i gruppi razziali.

Il Capo del villaggio è solitamente quello tra essi che possiede una maggiore intelligenza e anche delle conoscenze arcane: lo Sciamano. Quasi sempre egli appartiene alla razza intermedia. Si pensa che a far sviluppare codesta maggiore intelligenza e far apprendere i rudimenti dell'arte arcana, siano le Yuki-Onna, con il loro potere magico, del quale esse si servono anche per controllarli, per meglio farsi servire.

Gli Yukisaru sono ferocemente carnivori e conseguentemente si nutrono di altre creature viventi alle quali danno la caccia, compresi gli Uomini, gli Elfi ed i Nani, nonché gli Orchi (Nihon), Goblin e Hobgoblin che abbiano la sventura di cadere nelle loro mani. Quando le prede si fanno rare, e questo avviene soprattutto durante il lungo inverno d'alta quota, essi risolvono il problema del cibo alla maniera degli Orchi, uccidendo e cibandosi di quelli del loro stesso villaggio che risultano meno forti, solitamente quelli della razza più piccola.

Per il cibo possono anche avvenire scontri tra due villaggi: i soccombenti diventeranno cibo per i vincitori. A questi scontri partecipano anche le due Streghe che controllano i rispettivi villaggi. Quella che controlla i perdenti, se già non viene uccisa dalla sua avversaria, finirà sotto i colpi di clava dei bestioni nemici, sui quali lei non è in grado di esercitare alcun potere, salvo sia riuscita ad eliminare per prima la rivale, nel qual caso riuscirà a prendere sotto il suo controllo la tribù nemica, facendola diventare sua.

I villaggi degli Yukisaru hanno una struttura circolare, con al centro un vasto spiazzo, dove sorge un alto palo sommariamente scolpito che rappresenta il Totem della tribù. Le abitazioni, se così proprio le vogliamo chiamare, sono delle capanne rotonde fatte con ossa e pelli di animali, ricoperte di neve per la maggior parte dell'anno. Le capanne sono disposte in cerchi concentrici, attorno allo spiazzo centrale. La capanna dello Sciamano è quella più grande ed è situata al centro dell'anello più interno. Il perimetro del villaggio è generalmente protetto da un muro di pietre, solitamente ricoperto da neve compressa, ghiacciata.

La Yuki-Onna non abita nel villaggio che essa controlla, bensì se ne sta al di fuori, sebbene non molto distante, in una grotta naturale, a guardia della quale solitamente vi è uno dei giganteschi Serpenti dei Ghiacci, che quando essa va in battaglia l'affianca. In base a quello che si racconta su di esse, si dice che le Yuki-Onna, grazie alla loro sensuale bellezza, attirino gli incauti viaggiatori nelle grotte, per avere dei rapporti sessuali con essi e poi, dopo averli immobilizzati e dissanguati, li diano in pasto ai Serpenti dei Ghiacci.

 

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