LEGIONE IMPERIALE
contro
MUMMIE & NONMORTI DELLE NECROPOLI DELLA STYGIA E STIRPE DI SOBEK
Battaglia giocata nella settimana dal 18 al 24 maggio 2020
Quartier Generale del Naran Team Torino
Gli Eserciti:
Abbiamo giocato con eserciti di 4000 punti e 1500 punti ars arcana ciascuno.
Gli eserciti erano rappresentati rispettivamente da 147 miniature della Legione Imperiale di Roma e 123 miniature di Mummie & NonMorti delle Necropoli della Stygia e di Creature di Sobek , per un totale di 270 miniature.
Potete vedere nelle seguenti pagine gli elenchi completi delle miniature dei due Eserciti impiegate nella battaglia:
NON-MORTI-STYGIANI E STIRPE DI SOBEK
Lo Scenario: De Bello Stygiano.
L'antefatto.
L'imperatore Augusto ha affidato al Legato Caio Cornelio Gallo la missione di compiere una spedizione nella Stygia, al fine di raggiungere la misteriosa città di Tjeb, che si dice sia stata abbandonata da molti secoli, nei pressi della quale si troverebbero delle miniere di oro.
Augusto ha ottenuto dall'amico Faraone Ramses il consenso di inviare una sua piccola flotta nel Mare dei Coralli fino a Baranis, città-porto fortificata, ultimo baluardo meridionale del Regno di Khem, da dove poi la Legione comandata dal Legato Gallo proseguirà verso Tjeb, dopo aver fatto sosta a Beja, un antico avamposto Khemita da secoli abbandonato. Da lì poi la Legione si metterà in marcia verso Tjeb, affrontando le roventi sabbie dell'inquietante e misterioso deserto Bayuda.
Qualcuno alla corte di Ramses, che nell'ombra opera come spia per gli Stygiani, è venuto a conoscenza di quanto è stato concordato tra il Faraone e l'Imperatore Romano e ne ha informato il Satrapo di Ombos, Hem-netjer Sobek. Questi ha messo in allarme la guarnigione di NonMorti che si trova nell'oasi di Alaqi, comandata dalla Regina Vampira Anach-Neferet. In rinforzo, Hem-netjer Sobek ha inviato ad Alaqi un contigente dei suoi Krokodyr della guarnigione di Ombos. Gli Stygiani non permetteranno ai Romani di arrivare a Tjeb.
L'arrivo a Tjeb.
Quando finalmente, dopo molti giorni di estenuante marcia nel deserto, verso sera, la Legione è arrivata in vista delle rovine di Tjeb, per ordine del Legato Gallo è stato posto il campo nei pressi di una piccola oasi, dove vi è un piccolo tempio con la forma di piramide ed una mastaba. La sera è passata tranquilla. Dopo un frugale pasto, i Romani si sono ritirati nelle loro tende al riparo del campo fortificato.
Verso la fine della notte, alla quinta ora, i tre Maghi aggregati alla Legione hanno fatto svegliare il Legato, per informarlo di aver percepito l'arrivo di un esercito nemico. Allo sbalordito Legato, essi hanno riferito che i nemici sono sembrati essere dei NonMorti e altre orrende creature.
Subito nell'accampamento è suonato l'allarme. Caio Cornelio Gallo ha impartito gli ordini ai suoi Tribuni e la Legione si è schierata per la battaglia per far fronte all'esercito nemico, il quale già si è schierato. La Battaglia. Esito dello scontro in termini di punti: La battaglia è terminata con una "VITTORIA" dell'Armata dei NonMorti e Krokodyr (Sandro): La Legione Imperiale ha subito 3555 punti di perdite (Sergio); L'Armata dei NonMorti Stygiani e Krokodyr ha subito 2631 punti di perdite (Sandro), con una differenza di 924 punti a suo favore. Commenti. Iniziare la battaglia la penultima ora della notte ha penalizzato le Unità di Armi da Lancio dei Legionari, che patendo la "Luce Sfavorevole" sono state meno efficaci nei primi due turni. Inoltre, sull'esito dello scontro ha influito notevolmente il fatto che la Legione aveva in organico meno Creature Giganti di quante ne avrebbe potute schierare (solo una: l'Elefante Gigante), mentre l'Armata delle Tenebre Stygiana ne aveva quattro: la potentissima "Sfinge da Guerra", un Coccodrillo Gigante, un Mezzo Gigante Sobek ed un Mezzo Gigante NonMorto. Inoltre schierava tre Unità di Creature Giganti: una di Mummie Giganti, una di Cavalieri su Cobra Giganti ed una di Guerrieri Giganti di Sobek, contro una sola schierata dai Romani (Minotauri Giganti). La terribile Sfinge ha impegnato e poi ucciso l'Elefante Gigante, così lasciando libero il Coccodrillo Gigante, schierato sull'altro lato dell'esercito, di fare strage prima di Minotuari Giganti e poi di Cavalieri Romani. Per far fronte al pericoloso varco lasciato scoperto dall'Elefante Gigante eliminato, la Cabala dei tre Maghi è stata costretta ad evocare una Entità soprannaturale, che si è manifestata nella forma di un'Aquila Gigante, la quale è poi riuscita ad eliminare la pericolosissima Sfinge da guerra, ma venendo a sua volta eliminata e ricacciata nella sua dimensione astrale. Essa è poi stata nuovamente richiamata dalla Cabala dei tre Maghi. L'Entità è quindi tornata ed è stata impegnata a fermare la molto potente Unità di Cavalieri su Cobra Giganti, che avevano a loro volta eliminato i Pretoriani a cavallo. Anche la Cabala dei tre Maghi NonMorti Stygiani ha a sua volta evocato un'Entità sovrannaturale, naturalmente oscura, che si è manifestata nella forma di un Demone Gigante ed ha assalito alle spalle l'Elefante vendhyano e l'Unità di Elephanti delle Foreste, i quali avevano già eliminato i carri da guerra dei NonMorti e stavano sfondando sul lato sinistro del loro schieramento A rendere più difficile la situazione per la Legione è stato l'abbandono del campo di battaglia di una delle due Coorti, i cui componenti sono fuggiti come reazione ad un test di morale fallito (1 su 1D6), quando non vi erano più Sacerdoti che avrebbero potuto "Invocare gli Dei" per tentare di far ripere detto test. Essi si erano immolati, assieme ai loro Chierici, invocando più volte gli Dei per salvare l'Elefante Gigante e poi dei Cavalieri delle due Unità "Elite" (Pretoriani e Catafratti). Conseguenze. A Roma, dove la notizia della cocente sconfitta è già arrivata, in Senato si ha comunque l'impressione che il tentativo di conquistare Tjeb sarà ritentato. A tutti i Senatori è noto che su questa questione l'Imperatore Augusto è irremovibile. Intanto, al loro ritorno a Roma, i sopravvissuti della Coorte che ha abbandonato il campo subiranno l'infamia della decimazione. Anche la posizione del Legato Caio Cornelio Gallo non è delle più felici. Il sommo Augusto deciderà quale sarà la punizione per lui, anche se non tutte le colpe sono sue, perché non è stato lui a decidere quali truppe avere ai propri ordini. Ha dovuto affrontare i nemici con quelle che l'Imperatore gli aveva messo a disposizione. Egli quindi confida che l'Imperatore ne tenga conto e che sia clemente. Un'altra epica battaglia di Naran Fantasy Wars ! 
IMMAGINI
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